La gerascofobia è definita come la paura persistente,
anormale e ingiustificata di invecchiare e di solito porta una grande
infelicità a chi la vive.
Ci sono persone che non accettano con facilità il passare del tempo vivendo ogni compleanno come un tormento. Ciò accade soprattutto dopo una certa età, generalmente dopo i 50.
La gerascofobia non si presenta in qualsiasi soggetto, ma ha a che fare con l'evoluzione della persona che ne soffre, con la sua storia di vita.
I fattori direttamente associati a questo disordine sono: l'esistenza di altre fobie, timori o ansie, la mancanza di realizzazione personale o di adempimento degli obiettivi di vita e le circostanze socio-economiche.
Le persone che manifestano questo disturbo sono contraddistinte da tratti di personalità ansiosi, isterici o narcisisti e spesso danno una eccessiva enfasi ai beni materiali. Temono il futuro, non riescono a tollerare l’idea di dover far fronte alla perdita della bellezza, della giovinezza, del potere, della seduzione e della ricchezza, tutto ciò rappresenta per loro una fonte di angoscia e di sofferenza. Ma la paura di invecchiare non è legata solo all'estetica, l'angoscia è generalizzabile alla perdita delle capacità intellettuali e fisiche in generale.
L'età porta inevitabilmente alcune perdite, dal punto di vista dell'immagine, ma anche per il suo potere sociale, relazionale e intellettuale.
La gerascofobia genera l’ansia di essere lasciati soli in vecchiaia, senza risorse e incapaci di prendersi cura di se stessi e di dover fare affidamento su altri per svolgere le normali funzioni quotidiane. Si teme anche di perdere un ruolo attivo nella società.
Come altre fobie, questo disturbo può portare a sintomi concreti, come la mancanza di respiro, vertigini, sudorazione eccessiva, secchezza delle fauci, tremore, palpitazioni, difficoltà a pensare o parlare in modo chiaro, depersonalizzazione (sensazione di essere fuori dal mondo) o attacco di panico.
Questa è una fobia che può interessare le persone che sono in buona salute dal punto di vista fisico, finanziario, ecc.
Sono persone in grado di spendere fortune per i prodotti senza il quale "non si può vivere", praticano esercizio fisico eccessivo e prestano un’attenzione abnorme alle regole alimentari, alla scelta del cibo e alle sue caratteristiche, tendono a contrastare i segni del tempo tingendosi i capelli, ricorrendo alla chirurgia estetica, a creme e trucchi costosi.
Tendono ad instaurare relazioni d'amore con persone molto più giovani, perché in qualche modo, la capacità di conquistare qualcuno significativamente più giovane dà loro un senso di potere.
Per alcuni questa esigenza viene compensata adottando un comportamento tipico di una persona più giovane, come l'acquisto di una moto dopo i 50 anni, che permette al soggetto di auto-ingannarsi sulla sua vera età e quindi di ridurre i livelli di stress e ansia.
Le persone che percepiscono la vecchiaia come una fase da evitare tendono ad ignorare gli aspetti positivi di questo passaggio e a focalizzarsi su quelli negativi.
La spiritualità, la trasmissione di conoscenze ed esperienze alle giovani generazioni o la capacità di gestire il tempo più agevolmente sono elementi positivi che non vengono presi in considerazione da chi presenta tale fobia. Può essere utile in questi soggetti, al fine di un invecchiamento emotivamente sano, mantenersi attivi a livello sociale ed intellettuale.
Se questo disturbo perdura nel tempo, o è così intenso da non permetterne l’elaborazione, rivolgersi ad un psicologo può essere una soluzione efficace per un’adeguata gestione del problema.
Ci sono persone che non accettano con facilità il passare del tempo vivendo ogni compleanno come un tormento. Ciò accade soprattutto dopo una certa età, generalmente dopo i 50.
La gerascofobia non si presenta in qualsiasi soggetto, ma ha a che fare con l'evoluzione della persona che ne soffre, con la sua storia di vita.
I fattori direttamente associati a questo disordine sono: l'esistenza di altre fobie, timori o ansie, la mancanza di realizzazione personale o di adempimento degli obiettivi di vita e le circostanze socio-economiche.
Le persone che manifestano questo disturbo sono contraddistinte da tratti di personalità ansiosi, isterici o narcisisti e spesso danno una eccessiva enfasi ai beni materiali. Temono il futuro, non riescono a tollerare l’idea di dover far fronte alla perdita della bellezza, della giovinezza, del potere, della seduzione e della ricchezza, tutto ciò rappresenta per loro una fonte di angoscia e di sofferenza. Ma la paura di invecchiare non è legata solo all'estetica, l'angoscia è generalizzabile alla perdita delle capacità intellettuali e fisiche in generale.
L'età porta inevitabilmente alcune perdite, dal punto di vista dell'immagine, ma anche per il suo potere sociale, relazionale e intellettuale.
La gerascofobia genera l’ansia di essere lasciati soli in vecchiaia, senza risorse e incapaci di prendersi cura di se stessi e di dover fare affidamento su altri per svolgere le normali funzioni quotidiane. Si teme anche di perdere un ruolo attivo nella società.
Come altre fobie, questo disturbo può portare a sintomi concreti, come la mancanza di respiro, vertigini, sudorazione eccessiva, secchezza delle fauci, tremore, palpitazioni, difficoltà a pensare o parlare in modo chiaro, depersonalizzazione (sensazione di essere fuori dal mondo) o attacco di panico.
Questa è una fobia che può interessare le persone che sono in buona salute dal punto di vista fisico, finanziario, ecc.
Sono persone in grado di spendere fortune per i prodotti senza il quale "non si può vivere", praticano esercizio fisico eccessivo e prestano un’attenzione abnorme alle regole alimentari, alla scelta del cibo e alle sue caratteristiche, tendono a contrastare i segni del tempo tingendosi i capelli, ricorrendo alla chirurgia estetica, a creme e trucchi costosi.
Tendono ad instaurare relazioni d'amore con persone molto più giovani, perché in qualche modo, la capacità di conquistare qualcuno significativamente più giovane dà loro un senso di potere.
Per alcuni questa esigenza viene compensata adottando un comportamento tipico di una persona più giovane, come l'acquisto di una moto dopo i 50 anni, che permette al soggetto di auto-ingannarsi sulla sua vera età e quindi di ridurre i livelli di stress e ansia.
Le persone che percepiscono la vecchiaia come una fase da evitare tendono ad ignorare gli aspetti positivi di questo passaggio e a focalizzarsi su quelli negativi.
La spiritualità, la trasmissione di conoscenze ed esperienze alle giovani generazioni o la capacità di gestire il tempo più agevolmente sono elementi positivi che non vengono presi in considerazione da chi presenta tale fobia. Può essere utile in questi soggetti, al fine di un invecchiamento emotivamente sano, mantenersi attivi a livello sociale ed intellettuale.
Se questo disturbo perdura nel tempo, o è così intenso da non permetterne l’elaborazione, rivolgersi ad un psicologo può essere una soluzione efficace per un’adeguata gestione del problema.
Tutto è Vanità, illustrazione di Charles Allan Gilbert. Dott.ssa Rita manzo
Potrebbero interessarti anche i seguenti argomenti:
|
Cara dottoressa mi chiamo Stefano, io ho questo terrore da ben due anni ormai.
RispondiEliminaHo 22 anni e diciamo che sono molto più avanti dei miei coetanei, sono già laureato, lavoro sin dall'eta di 20 anni nel mio settore di interesse, quello del design, quindi non posso ritenermi una persona non realizzata ma comunque ho questa paura di invecchiare che non mi abbandona mai, mi sono accorto che il tempo passa ed anche velocemente, fra meno di 40 anni sarò un vecchio che si caga addosso e non potrò più sfruttare la mia unica vera dote, la mente...cosa mi consiglia di fare? ogni cosa, dal singolo cartone animato o alla visione del mio cane, ormai anziano, mi riportano all'infinzia e mi provocano uno stato di angoscia e ansia indescrivibile.
Salve Stefano, il “terrore” di invecchiare, come lei stesso lo definisce, rimanda in realtà alla paura di morire, alla difficoltà di accettare che il suo tempo e quello di ciascuno di noi ha un limite. Tale disagio, che persiste già da due anni, mina la qualità della sua vita e non le consente di vivere pienamente e con serenità il momento presente. Il mio suggerimento è quello di rivolgersi ad uno psicologo della sua città, per poter intraprendere un percorso che la porti a dispiegare ed elaborare un disagio, quale quello della fissazione sul tempo che passa, che potrebbe non essere il problema principale ma solo l’espressione di un malessere più profondo. Tale percorso le consentirà di tirare fuori quelle risorse che le consentiranno di mettere in atto un processo di cambiamento. Con la speranza di esserle stata d'aiuto le faccio i migliori auguri per il futuro.
RispondiEliminaDott.ssa Rita Manzo
salve dottoressa, vorrei un consiglio, ho 22 anni e letto l'articolo mi riconosco solo in alcuni tratti come il carattere ansioso e isterico, non ho paura della morte ma amo la famiglia e non vedo l'ora di averne una mia purtroppo a contrario di Stefano non trovo un lavoro fisso e visto che nella mia mente a 30 anni è tardi per il primo figlio mi prende l'ansia perchè lo vorrei massimo a 27 anni e se penso che a 22 anni non trovo lavoro non posso mettere i soldi necessari da parte e quindi a formare una famiglia col mio ragazzo, la vivo male perchè mi sembra mi venga portato via il tempo, vorrei capire se è un ansia comune e normale o è un inizio di fobia. grazie in anticipo. J.
RispondiEliminaGentile Dottoressa, Gentile Staff,
RispondiEliminain internet ho trovato veramente poche informazioni su questa fobia. Premetto che ho 22 anni e sono bipolare, spesso faccio uso di paroxetina nelle forme più gravi, in quanto non ho alcuna paura di morire, anzi. Tuttavia, molte delle mie angosce derivano dal tempo che passa, spesso osservando ragazzi e ragazze più giovani di me. Vedo la vita in contesti quasi estetici, in cui debba realizzarsi un'opera praticamente impossibile, ma intanto il tempo passa, e la paura di vedere irrealizzati i miei ideali mi causa un dolore immenso, continuando a pensare spesso al passato ed a come sarebbe dovuto essere, con il lavoro, le amicizie, le ragazze e relative relazioni amorose. Non sento questo disagio solo nelle fasi di mania, in quanto sono effettivamente convinto (sebbene capisco sia pura follia) di poter fermare l'invecchiamento in me. Per ora ci riesco a convivere, ma comunque, questi anni passeranno in fretta, ed io soffrirò sempre più. E con tutto il rispetto per la vostra professione, trovo, almeno nel mio caso, assolutamente falsa la causa della paura inconscia della morte come causa di tutto. Ringrazio per l'attenzione, e per il tempo che dedicate nell'aiutare gli altri. A.
Salve dottoressa, ho 17 anni e da circa un mesetto ho questa fobia che mi tormenta, soprattutto la sera di ogni giorno quando sono consapevole che è gia terminata un'altra giornata. Se ci penso mi manca il respiro, divento ansiosa e inizio a piangere, non riesco a stare tranquilla. Ho paura che tutte le persone accanto a me come nonni e genitori se ne vadano via presto e che io non riesca a vivere al meglio i miei giorni..come potrei fare ? Grazie mille
RispondiEliminaAvrei bisogno di una paicologa ?
RispondiEliminaCara Alessandra può contattarmi in privato al numero che trova nella pagina "CONTATTI"!
EliminaUn caro saluto,
Dott.ssa Rita Manzo
Almeno siete sotto i 30 anni, io ne ho quasi 35, di aspetto in giro, generalemente me ne danno tra i 26 ed i 30 massimo, dipende.
RispondiEliminaCmq anch'io sono MOLTO assillato da questo.
Purtroppo viviamo in una pessima società dove se non si è giovani, belli e forti, nn si conta piu' nulla. A mio avviso, era molto meglio un tempo, in cui si moriva a 50-55 anni di età: la vita la si godeva meglio, proprio perchè non si correva il rischio di diventare vecchi e decrepiti come ora. Il terrore che provo nell'invecchiare, mi fa temere meno la morte.
Un saluto
Davide
Salve dottoressa, sono un ragazzo di quasi 18 anni, e come ogni sera mi ritrovo sul letto a pensare al mio , ho paura di invecchiare, di vivere una vita senza avere soddisfazioni, di morire solo. Sento ogni secondo passare, vorrei qualche consiglio perche questa situazione sta risultando anomala
RispondiEliminaRagazzi ho 48 anni. Andate da uno psicologo prima di rovinarvi l'esistenza.
RispondiEliminaCara dottoressa,
RispondiEliminaSono una ragazza e tra pochi giorni compierò 17 anni e al solo pensiero che un altro anno sia passato così velocemente inizio a piangere. Ormai è da 2 anni che questa fissazione mi tormenta e quando vedo delle foto di persone messe a paragone di quando erano giovani e di ora, diventati vecchi, inizio ad agitarmi e piangere. Non temo la morte, ho solo paura del tempo che trascorre e che porta via tutto, compresa la mia giovinezza. Io non piango mai, e le rare volte che l'ho fatto è stato per delle morti improvvise, ma non riesco ad immaginarmi con il volto pieno di rughe che già piango.. non riesco a liberarmi di questa fissazione, avrei bisogno di uno psicologo? Potrebbe aiutarmi in qualche modo?
Cordiali saluti, G.D.
Buonasera Dottoressa,ho 46 anni sposato da 25 con 2 figli ormai grandi,ho un buon lavoro che mi ha dato tanto,ma purtroppo da più di un anno vivo una bruttissima situazione paura di morire ed invecchiare,non dormo più a non riesco neanche a svolgere il mio lavoro come devo...Non so come affrontare la situazione....vorrei ritornare tranquillo.
RispondiElimina