DEFINIZIONE DI FOBIA: UNA PAURA SPROPORZIONATA
La fobia è una paura
estrema, irrazionale e sproporzionata per qualcosa che non rappresenta una
reale minaccia e con cui gli altri si confrontano senza particolari tormenti
psicologici. Chi ne soffre, infatti, è sopraffatto dal terrore all'idea di
venire a contatto con un determinato oggetto (ad es. un animale, come un topo,
un ragno, uno scarafaggio o una lucertola), o di fronte alla prospettiva di
compiere un'azione che lascia indifferenti la maggior parte delle persone (ad
es. prendere l'ascensore o la metropolitana). Il soggetto riconosce che la
paura è eccessiva, e fa notevoli sforzi pur di evitare ciò che la provoca.
La situazione fobica viene evitata oppure sopportata
con intensa ansia o disagio. L’evitamento, l’ansia anticipatoria o il disagio
nella situazione temuta interferiscono in modo significativo con la normale
routine della persona, con il funzionamento lavorativo (o scolastico) o con le
attività o le relazioni sociali, oppure è presente disagio marcato per il fatto
stesso di avere la fobia. I sintomi sono talmente intensi da causare disagio o
interferire con le normali attività sociali e lavorative della persona.
L’esposizione allo stimolo fobico provoca una risposta ansiosa
immediata. Nei bambini l’ansia può essere espressa piangendo, con scoppi di ira,
con irrigidimento, o con l’aggrapparsi a qualcuno. I bambini di solito non
riconoscono che le paure sono eccessive e raramente riferiscono disagio per il
fatto di avere qualche fobia.
Poiché si
manifesta un’ansia anticipatoria se la persona si confronta con la necessità di
entrare in contatto con la situazione fobica, tali situazioni vengono di solito
evitate.
L'ansia da
fobia, o "fobica", si esprime con sintomi fisiologici come
tachicardia, disturbi gastrici e urinari, nausea, diarrea, senso di
soffocamento, rossore, sudorazione eccessiva, tremito e spossatezza. Si sta
male e si desidera solo fuggire. Scappare, d'altra parte, è una strategia di
emergenza. La tendenza ad evitare tutte le situazioni o condizioni che
possono essere associate alla paura, sebbene riduca sul momento gli effetti
della paura, in realtà costituisce una micidiale trappola: ogni evitamento, infatti, conferma la pericolosità della situazione
evitata e prepara l'evitamento successivo (ogni evitamento rinforza
negativamente la paura). Tale spirale di progressivi evitamenti produce l'incremento,
non solo della sfiducia nelle proprie risorse, ma anche della reazione fobica della
persona, al punto da interferire significativamente con la normale routine
dell'individuo, con il funzionamento lavorativo o scolastico oppure con le
attività o le relazioni sociali. Il disagio diviene così sempre più limitante.
La fobia può provocare
uno stile di vita limitato o un’interferenza con certe occupazioni a seconda
del tipo di fobia.
Le fobie specifiche tendono ad iniziare principalmente
nella fanciullezza, sebbene molti casi si manifestano verso l’età adulta. I
fattori che favoriscono l’esordio delle fobie specifiche includono eventi
traumatici, attacchi di panico inaspettati nella situazione temuta, il vedere
altri sottoposti ad un trauma o mostrare paura e la trasmissione di
informazioni.
TIPI DI FOBIE
Quando si parla di fobie ci si riferisce in genere alla fobia dei
cani, dei gatti, dei ragni, degli spazi chiusi, degli insetti, di volare, del
sangue, delle iniezioni, ecc.
Più precisamente, esistono le fobie
generalizzate (agorafobia e fobia sociale), fortemente invalidanti, e le
comuni fobie specifiche,
generalmente ben gestite dai soggetti evitando gli stimoli temuti, che si
classificano così:
Tipo animali. Fobia dei
ragni (aracnofobia), fobia degli uccelli o fobia dei piccioni (ornitofobia),
fobia degli insetti, fobia dei cani (cinofobia), fobia dei gatti (ailurofobia),
fobia dei topi, ecc..
Tipo ambiente naturale.
Fobia dei temporali (brontofobia), fobia delle altezze (acrofobia), fobia del
buio (scotofobia), fobia dell'acqua (idrofobia), ecc..
Tipo sangue-iniezioni-ferite.
Fobia del sangue (emofobia), fobia degli aghi, fobia delle siringhe, ecc.. In
generale, se la paura viene provocata dalla vista di sangue o di una ferita o
dal ricevere un'iniezione o altre procedure mediche invasive.
Tipo situazionale. Nei casi
in cui la paura è provocata da una situazione specifica, come trasporti
pubblici, tunnel, ponti, ascensori, volare (aviofobia), guidare, oppure luoghi
chiusi (claustrofobia o agorafobia).
Altro tipo. Nel caso in cui
la paura è scatenata da altri stimoli come: il timore o l'evitamento di
situazioni che potrebbero portare a soffocare o contrarre una malattia (vedi
anche disturbo ossessivo-compulsivo e ipocondria), ecc. Una forma particolare
di fobia riguarda il proprio corpo o una parte di esso, che la persona vede
come orrende, inguardabili, ripugnanti (dismorfofobia).
- Acrofobia -
Paura delle altezze
- Agorafobia -
Paura degli spazi aperti e affollati
- Aracnofobia -
Paura dei ragni
- Aviofobia -
Paura di volare
- Brontofobia -
Paura dei temporali
- Cinofobia -
Paura dei cani
- Ofidiofobia - Paura dei serpenti
- Misofobia -
Paura dei germi
- Emofobia - Paura della vista del sangue, di aghi e siringhe
- Acatartofobia - Paura dello sporco e della polvere
- Acatartofobia - Paura dello sporco e della polvere
- Claustrofobia - Paura degli spazi chiusi (esempio: ascensori)
- Scotofobia o Nictofobia- Paura del buio.
- Scotofobia o Nictofobia- Paura del buio.
CAUSA DELLE FOBIE
Non esiste una sola
causa per spiegare le fobie, poiché non vi è una relazione diretta tra il
passato di un paziente e lo sviluppo di una determinato disturbo.
Le ricerche a riguardo indicano che esistono dei fattori genetici e
ambienti che favoriscono l’insorgere di una fobia. Allo stesso modo, le
situazioni in cui si scatenano in modo più intenso sono quei momenti in cui la
persona, per motivi diversi, è sottoposta a stress.
Una della possibili cause per cui una fobia specifica insorge è che la
persona abbia avuto nella sua infanzia un’esperienza traumatica, a cui dopo
associa l’elemento che è causa della paura.
In molti casi, le persone non
ricordano le cause che hanno portato a sviluppare la loro fobia, specialmente
quando si tratta di fobie specifiche. Altre volte, invece, possono ricordare
uno o diversi avvenimenti che hanno portato alla fobia, specie quando si tratta
di fobie sociali.
TRATTAMENTO DELLE FOBIE
Quando
la fobia è tale da causare uno stato di sofferenza e disagio in grado di compromettere la qualità di vita
della persona, rivolgersi ad uno
specialista, come lo psicologo psicoterapeuta, per una valutazione accurata del
disagio è il primo necessario passo da compiere per giungere ad un trattamento
psicoterapeutico adeguato allo specifico caso e finalizzato al superamento del
disagio, poiché la fobia può e deve
essere curata. Se trascurata, infatti,la fobia rischia di cronicizzarsi o di
peggiorare. Le fobie specifiche di solito si trattano tramite la psicoterapia,
che permette al cliente sia di comprendere le cause della sua fobia, e di
acquisire tecniche per gestire lo stato emotivo di fronte allo stimolo
scatenante.
Dott.ssa Rita Manzo
Ti potrebbero interessare anche i seguenti argomenti:
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per il tuo commento!