Si sa che il Natale è una festa molto sentita e partecipata nei paesi
cristiani, ma da qualche anno a questa parte tale festa è diventata sinonimo di
consumismo sfrenato. Ci preoccupiamo di pensare al regalo giusto da
fare alle persone sperando che esso piaccia e possibilmente di non essere
criticati. L’idea di fondo è quella di rendere tutto perfetto, di sentirci meno
soli, di sentire più vicine le persone a cui vogliamo bene e di allontanare
problemi e frustrazioni. Il rischio è quello di investire emotivamente troppo
nel Natale, sperando che questo periodo possa farci dimenticare di tutto ciò
che non va, ma spesso il risultato non è quello sperato ed accade che durante
le feste, o appena finite, le difficoltà non risolte si ripresentino portando
problemi di ansia, depressione e la sensazione di solitudine.
Molte persone in questo periodo spendono di più e il rischio a cui si espongono è che lo shopping
diventi “compulsivo”. Spesso si acquista
compulsivamente semplicemente per colmare un vuoto, ma ci si rende conto ben
presto che sebbene sia una gratificazione momentanea esso non risolvere affatto
il problema, anzi spesso ne porta altri come conseguenza degli acquisti
sfrenati!
Un modo efficace per contrastare lo shopping natalizio non è quello di cercare di resistere a ciò che si desidera ma è quello di essere grati per ciò che si ha, concentrandosi non tanto sull’aspetto consumistico e superficiale del Natale ma su quello più intimo e profondo, riportando dunque questi momenti di festa ad una riunione affettiva con amici e familiari, scegliendo con cura le persone con cui stare e insieme a loro dove stare, e ricordando che non servono grandi regali per colpire una persona che ci vuole bene davvero, basta anche un piccolo pensiero dato con amore.
Un modo efficace per contrastare lo shopping natalizio non è quello di cercare di resistere a ciò che si desidera ma è quello di essere grati per ciò che si ha, concentrandosi non tanto sull’aspetto consumistico e superficiale del Natale ma su quello più intimo e profondo, riportando dunque questi momenti di festa ad una riunione affettiva con amici e familiari, scegliendo con cura le persone con cui stare e insieme a loro dove stare, e ricordando che non servono grandi regali per colpire una persona che ci vuole bene davvero, basta anche un piccolo pensiero dato con amore.
Dott.ssa Rita Manzo
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