Finalmente la primavera è arrivata e siamo pronti a
dare un taglio al grigiore invernale, la natura si risveglia e rifiorisce con i
suoi mille colori e suoni, le giornate si allungano, il clima ci invita a dare nuovo
sprint all’organismo. Tutto ci farebbe pensare a questo come il periodo più
bello dell’anno! Eppure ogni anno, alla fine
dell’inverno, può capitare di sentirsi giù di tono e accusare fastidiosi malesseri
come sonnolenza, perdita dell’appetito, stanchezza, irritabilità, debolezza e talvolta una
leggera depressione. E’ la cosiddetta ‘sindrome del letargo’, che si verifica
quando l’organismo fatica ad adattarsi ai nuovi ritmi stagionali. Ecco
allora che proprio in questo periodo bisogna fare attenzione al proprio fisico,
ma anche alla propria psiche.
La primavera, infatti, non porta solo allergie, ma anche una deciso abbattimento psico-fisico.
Stiamo parlando di astenia (dal greco “a-stenos” cioè mancanza
di forze) che colpisce in media due persone su dieci.
Il
periodo più a rischio di questo stato di affaticamento generalizzato è proprio
l’inizio della primavera. I sintomi dell’astenia sono: sonnolenza diurna, sensazione di affaticamento continuo, mancanza di
energia, svogliatezza, difficoltà
di concentrazione, difficoltà a comunicare concetti complessi, facilità a
dimenticarsi nomi, luoghi, impegni, predisposizione a piccoli incidenti, perdita di
appetito, perdita
generale degli interessi, inclinazione all’isolamento, problemi di
deambulazione e coordinamento. Ma perché capita proprio in
questo periodo? La primavera
è la stagione dei risvegli, della rinascita. Con l’arrivo della bella stagione si verifica un aumento dell’attività
funzionale di tutto l’organismo, il nostro metabolismo accelera e gli ormoni vanno in subbuglio. Questo
stanca il fisico che precedentemente era in letargo. Inoltre
le giornate più lunghe ci spingono ad essere più attivi
e il nostro organismo, che non è abituato a questo superlavoro improvviso, ne
risente.
Non solo! Inizia a fare caldo e tutte le attività e gli
stimoli quotidiani in più disturbano il sonno che, non essendo profondo, è meno ristoratore. Aggiungiamo la stanchezza accumulata nell’inverno, la
cattiva alimentazione, ma anche i cambi continui di temperatura che contribuiscono
a debilitare il fisico e le difese immunitarie.
Per potersi
adeguare ai nuovi ritmi, è normale quindi passare per una fase più o meno lunga
di adattamento durante la quale diventa
necessario assumere uno stile di vita sano. In genere la stanchezza passa in pochi giorni o al massimo in un paio di
settimane.
Ecco alcune regole per superare indenni la
"sindrome del letargo":
1.Dedicare più tempo e attenzioni a sé stessi.
fondamentale
per il benessere psicofisico. Secondo gli esperti serve una particolare cura
nell’autogratificazione. Bisogna scegliere un momento della giornata tutto per
sé, da dedicare alla propria cura o ad una propria passione per combattere
stress e irritabilità.
2.Fare almeno
30 minuti di leggera attività fisica al giorno.
Non avere
fretta di tornare in forma per l’estate. Esagerare con l’attività è altrettanto
negativo che non fare nulla. Basta anche una semplice passeggiata o un po’ di
stretching.
3.Attenzione ai
segnali che arrivano dal proprio corpo.
Più che in
altri periodi dell’anno è importantissimo ascoltare e seguire le esigenze
segnalate dal proprio corpo. Malesseri che si ripresentano, continuo cattivo
umore, disturbi alimentari potrebbero essere il segnale dell’arrivo di una
depressione che ci si trascinerebbe poi per mesi e mesi.
4.Attenzione a
non sottovalutare l’esigenza di sonno e riposo dell’organismo.
L’aumento delle ore di luce e l’arrivo della bella
stagione non significa che la giornata «attiva» debba durare 20 ore al giorno.
Dopo un inverno che ha debilitato l’organismo è fondamentale dedicare il giusto
spazio alle ore di sonno.
5.Utili gli integratori alimentari.
Per integrare
eventuali carenze dovute ad un’alimentazione poco ricca o squilibrata. Indicati
vitamine e sali minerali, anche per reidratare in caso di sbalzi di
temperatura.
6.Alternare il
lavoro o lo studio a momenti di pausa e relax.
L’organizzazione della giornata deve includere i pasti principali e il riposo. Prediligere la mattina per le attività che richiedono maggiore concentrazione, perchè si è più ricettivi.
L’organizzazione della giornata deve includere i pasti principali e il riposo. Prediligere la mattina per le attività che richiedono maggiore concentrazione, perchè si è più ricettivi.
7.No a follie
alimentari.
Guai a saltare
i pasti: indebolisce e rallenta la concentrazione. Allo stesso tempo no a
grandi pranzi, non farebbero che aumentare la sensazione di spossatezza. Meglio
alternare pasti leggeri ma frequenti, ricchi di proteine e vitamine.
8.Attenzione agli sbalzi di temperatura e alla scelta dei vestiti.
L’arrivo della bella stagione non deve ingannare! colpi di freddo, influenze e malesseri invernali sono ancora in agguato e trovano terreno fertile negli organismi debilitati.
9.Ricordarsi
sempre dell’importanza di integrare i liquidi.
Le buone
abitudini di bere spesso valgono anche per la primavera. Importante una
continua idratazione per aiutare l’organismo ad eliminare le tossine accumulate
durante l’inverno e per far fronte alla sudorazione dovuta agli sbalzi di
temperatura.
10.Iniziare a
rimettersi in forma gradualmente, per evitare di ricorrere a diete sprint o
super attività in vista dell’estate.
Fondamentale
pianificare il rimettersi in forma dopo l’inverno. Iniziare adesso a
controllare l’alimentazione, a ridurre grassi e carboidrati consente di
evitare, dieci giorni prima di andare in spiaggia, di lanciarsi in diete
radicali, pericolose per salute e benessere.
Se invece
la vostra astenia non è stagionale e non
passa in poco tempo va affrontata diversamente. La stanchezza,
nella maggior parte dei casi, è un campanello d’allarme che non va ignorato: ci
avvisa che è in atto uno stress fisico,
psicologico o emotivo. Occorre in questo caso fermarsi un attimo ed
analizzare il ritmo o le abitudini della nostra vita, rimediando e compensando
laddove vi sia necessità di un cambiamento. Spesso, correggendo il tiro, la
stanchezza se ne va e tutto ritorna come prima. Solo in pochi casi infatti la
stanchezza è legata ad una malattia organica (come l’anemia o l’ipertiroidismo)
o costituisce una vera e propria sindrome: quella da affaticamento cronico. In
questi casi è consigliabile consultare uno specialista.
Antonio Vivaldi - La Primavera
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