Il
disturbo ossessivo compulsivo (DOC) è caratterizzato dalla presenza di ossessioni
e compulsioni.
Le
ossessioni sono pensieri, immagini
mentali o impulsi persistenti, intrusivi ed indesiderati, che si manifestano
ripetutamente nella mente e che la persona fatica a controllare ma che, in
assenza di ansia, giudica come infondati ed insensati. La persona tenta di
ignorare o di sopprimere tali pensieri, impulsi o immagini, o di neutralizzarli
con altri pensieri o azioni, comportamenti
ripetuti, rituali.
Le compulsioni,
dette anche rituali o cerimoniali, sono comportamenti
ripetitivi (ad esempio lavarsi le mani, controllare se il gas o la porta di
casa è chiusa, riordinare oggetti), ma anche azioni mentali (ad esempio
contare, pregare, ripetere formule, ecc.) che
vengono attuate dalla persona allo scopo di ridurre l’ansia, il senso di
disagio psicologico provocato dai pensieri ossessivi che generalmente le
precedono. Spesso, alla loro mancata esecuzione, viene associato il
timore che possa succedere qualcosa di brutto a se stessi o alle persone care.
I
pensieri intrusivi si manifestano più volte nel corso della giornata.
Chi
soffre di tale disturbo spesso mette in atto delle condotte protettive come
l'evitamento di certe situazioni ritenute "pericolose" che, a lungo
andare, causano limitazioni sia nella vita lavorativa che sociale che affettiva.
Chi
soffre di DOC percepisce la stranezza dei suoi comportamenti e non prova alcun
piacere a compiere i rituali (es. lavarsi le mani) ma li ritiene necessari al
fine di mettere a tacere i pensieri assillanti che gli affiorano alla mente.
I criteri diagnostici per il DOC
secondo il DSM-IV-TR (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders) sono i seguenti:
- Ossessioni
o compulsioni.
Ossessioni come definite da 1., 2.,
3. e 4.:
- pensieri,
impulsi o immagini ricorrenti e persistenti, vissuti, in qualche momento
nel corso del disturbo, come intrusivi o inappropriati e che causano
ansia o disagio marcati
- i
pensieri, gli impulsi, o le immagini non sono semplicemente eccessive
preoccupazioni per i problemi della vita reale
- la
persona tenta di ignorare o di sopprimere tali pensieri, impulsi o
immagini, o di neutralizzarli con altri pensieri o azioni
- la
persona riconosce che i pensieri, gli impulsi, o le immagini ossessivi
sono un prodotto della propria mente (e non imposti dall’esterno come
nell’inserzione del pensiero).
Compulsioni come definite da 1. e
2.:
- comportamenti
ripetitivi (per es., lavarsi le mani, riordinare, controllare) o azioni
mentali (per es., pregare, contare, ripetere parole mentalmente) che la
persona si sente obbligata a mettere in atto in risposta ad un’ossessione
o secondo regole che devono essere applicate rigidamente
- i
comportamenti o le azioni mentali sono volti a prevenire o ridurre il
disagio o a prevenire alcuni eventi o situazioni temuti; comunque questi
comportamenti o azioni mentali non sono collegati in modo realistico con
ciò che sono designati a neutralizzare o a prevenire, oppure sono
chiaramente eccessivi.
- In
qualche momento nel corso del disturbo la persona ha riconosciuto che le
ossessioni o le compulsioni sono eccessive o irragionevoli.
Nota: Questo non si applica ai bambini.
- Le
ossessioni o compulsioni causano disagio marcato, fanno consumare tempo
(più di 1 ora al giorno) o interferiscono significativamente con le
normali abitudini della persona, con il funzionamento lavorativo (o
scolastico) o con le attività o relazioni sociali usuali.
- Se
è presente un altro disturbo in Asse I, il contenuto delle ossessioni o
delle compulsioni non è limitato ad esso (per es., preoccupazione per il
cibo in presenza di un Disturbo dell’Alimentazione ; tirarsi i
capelli in presenza di Tricotillomania; preoccupazione per il proprio
aspetto nel Disturbo da Dismorfismo Corporeo ; preoccupazione
riguardante le sostanze nei Disturbi Correlati a Sostanze ;
preoccupazione di avere una grave malattia in presenza di Ipocondria;
preoccupazione riguardante desideri o fantasie sessuali in presenza di
una Parafilia; o ruminazioni di colpa in presenza di un Disturbo
Depressivo Maggiore, Episodio
Singolo o Ricorrente).
- Il
disturbo non è dovuto agli effetti fisiologici diretti di una sostanza
(per es., una droga di abuso, un farmaco) o di una condizione medica
generale.
Specificare se:
Con
Scarso Insight: se per la maggior parte del tempo, durante l’episodio
attuale, la persona non riconosce che le ossessioni e compulsioni sono
eccessive o irragionevoli.
Il DOC interessa circa il 3% della
popolazione. Può manifestarsi sia negli uomini che nelle donne. Può esordire
nell'infanzia, nell'adolescenza o nella prima età adulta, ma compare con maggiore
frequenza nei maschi tra i 6 e i 15 anni
e nelle donne tra i 20 e i 29 anni. I primi sintomi si manifestano nella
maggior parte dei casi prima dei 25 anni (il 15% ha esordio intorno ai 10 anni)
e in bassissima percentuale dopo i 40 anni. Almeno l'80% dei pazienti con
DOC ha sia ossessioni che compulsioni, meno del 20% ha solo ossessioni o solo
compulsioni.
Spesso il DOC viene diagnosticato e trattato in
ritardo poichè chi ne soffre ha la tendenza a tenere nascosto il problema a
causa del senso di vergogna che prova o per il timore di essere considerato
pazzo.
Il DOC si presenta sotto svariate forme e spesso
cambia volto nel corso degli anni. Ad es. una persona può avere per 4-5 anni il
timore di essere contaminato per poi passare a un'altra preoccupazione
altrettanto stressante, come il timore di far male a qualcuno a causa della
propria irresponsabilità.
Se il disturbo ossessivo compulsivo non viene curato,
generalmente tende a cronicizzare e ad aggravarsi progressivamente.
Manifestazioni
e disturbi associati Frequentemente sono
presenti condotte di evitamento delle situazioni che riguardano il contenuto
delle ossessioni, come lo sporco e la contaminazione. Sono comuni
preoccupazioni ipocondriache, sensi di colpa, disturbi del sonno. Può esservi
abuso di alcool o di farmaci.
Tra i disturbi correlati al DOC troviamo il
disturbo del controllo degli impulsi (cleptomania, tricotillomania, piromania,
gioco d’azzardo patologico), i disturbi sessuali (parafilie: esibizionismo,
voyeurismo, feticismo), i disturbi dell’alimentazione (anoressia, bulimia), i
disturbi da tic, i disturbi dissociativi, disturbi d’ansia e dell’umore.