La fobia sociale,
chiamata anche
ansia sociale, è
caratterizzata da una eccessiva ansia suscitata da situazioni che potrebbero
implicare l’essere sottoposti al giudizio di altre persone, o anche
semplicemente essere esposti alla loro presenza.
La persona che soffre di ansia sociale
prova un forte disagio quando partecipa a situazioni sociali (feste, gruppi,
locali pubblici) o deve svolgere attività a contatto con altre persone (parlare
in pubblico, parlare ad uno sconosciuto, lavorare davanti ad altre persone).
Secondo il DSM-IV-TR, i Criteri
Diagnostici per la Fobia Sociale sono i seguenti:
- Paura
marcata e persistente di una o più situazioni sociali o prestazionali
nelle quali la persona è esposta a persone non familiari o al possibile
giudizio degli altri. L’individuo teme di agire (o di mostrare sintomi di
ansia) in modo umiliante o imbarazzante. Nota: Nei bambini
deve essere evidente la capacità di stabilire rapporti sociali appropriati
all’età con persone familiari e l’ansia deve manifestarsi con i coetanei,
e non solo nell’interazione con gli adulti.
- L’esposizione
alla situazione temuta quasi invariabilmente provoca l’ansia, che può
assumere le caratteristiche di un Attacco di Panico causato dalla
situazione o sensibile alla situazione.
Nota: Nei bambini, l’ansia può essere espressa piangendo, con scoppi di ira, con l’irrigidimento, o con l’evitamento delle situazioni sociali con persone non familiari. - La
persona riconosce che la paura è eccessiva o irragionevole.
Nota: Nei bambini questa caratteristica può essere assente. - Le
situazioni sociali o prestazionali temute sono evitate o sopportate con
intensa ansia o disagio.
- L’evitamento,
l’ansia anticipatoria o il disagio nella/e situazione/i sociale/i o
prestazionale/i interferiscono significativamente con le abitudini normali
della persona, con il funzionamento lavorativo (scolastico) o con le
attività o relazioni sociali, oppure è presente marcato disagio per il
fatto di avere la fobia.
- Negli
individui al di sotto dei 18 anni la durata è di almeno 6 mesi.
- La
paura o l’evitamento non sono dovuti agli effetti fisiologici diretti di
una sostanza (per es., una droga di abuso, un farmaco) o di una condizione
medica generale, e non sono meglio giustificati da un altro disturbo mentale
(per es., Disturbo di Panico Con Agorafobia o Senza
Agorafobia, Disturbo d’Ansia di Separazione,Disturbo da Dismorfismo
Corporeo, un Disturbo Pervasivo dello Sviluppo o
il Disturbo Schizoide di Personalità).
- Se
sono presenti una condizione medica generale o un altro disturbo mentale,
la paura di cui al Criterio A non è ad essi correlabile, per es., la paura
non riguarda la Balbuzie, il tremore nella malattia di Parkinson o il
mostrare un comportamento alimentare abnorme nell’Anoressia Nervosa o
nella Bulimia Nervosa.
Specificare se:
Generalizzata: se
le paure includono la maggior parte delle situazioni sociali (prendere in
considerazione anche la diagnosi addizionale di Disturbo Evitante di
Personalità).
La fobia sociale dunque può essere specifica
o generalizzata.
- E’ specifica
quando la persona teme solo una o poche tipologie
di situazioni (ad esempio è incapace di parlare in pubblico, ma non ha problemi
in altre situazioni sociali come partecipare ad una festa o parlare con uno
sconosciuto);
-
E’ generalizzata quando la persona
teme pressoché tutte le situazioni sociali. Nelle forme più gravi e pervasive,
si tende a preferire la diagnosi di Disturbo Evitante di Personalità.
La fobia di tipo generalizzata ha maggiore
comorbilità con altri disturbi tipo la depressione e l’abuso di alcol, ed ha
più effetti negativi sulle attività sociali e lavorative del soggetto.
Dott.ssa Rita Manzo
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