Avete presente quella pubblicità in cui c’è una modella che tutta fiera
guarda nell’obiettivo e dice… “Perché io valgo!”? Beh, nella vita reale non
sempre si ha la giusta misura del proprio valore. Ad ognuno di noi sarà
capitato o capiterà nella vita di incontrare qualcuno che si crede di essere
chissà chi, che pensa di saperne sempre più degli altri e che pretende di avere
sempre ragione! Ma spesso ci capita anche di dover consolare qualcuno con frasi
come “ti sottovaluti”, “devi avere più fiducia in te stesso”, “non sei consapevole
delle tue potenzialità”… sono tutte frasi che denotano un problema di
autostima.
L'AUTOSTIMA è la valutazione che una persona dà di se stessa.
Tale valutazione può essere positiva o negativa.
Tale valutazione può essere positiva o negativa.
Chi ha bassa autostima mostra scarsa fiducia
nella propria persona e nelle proprie capacità; si sente spesso insicuro, non è
in grado di contare su se stesso e manifesta diverse paure legate soprattutto
alla propria percezione di inadeguatezza e incapacità. La scarsa autostima è un problema che
tormenta molte persone ed è legata ad una scarsa accettazione di sé. Può
diventare per chi la vive un serio problema da affrontare.
Chi ha un’eccessiva autostima è sempre sicuro di
se stesso, spesso orgoglioso, ma anche presuntuoso e testardo; ritiene di fare sempre
la cosa giusta, anche quando le cose non stanno così. È incapace di
guardarsi indietro, di analizzare il proprio passato insieme agli errori
commessi per trarne insegnamento. La sua sicurezza personale è così
elevata che egli è incapace di vedere alternative di comportamento diverse da
quelle prese in considerazione.
Una sana autostima si manifesta nella
capacità di percepirsi e di rapportarsi a se stessi in modo realistico,
positivo, rilevando i punti forti e quelli deboli, amplificando ciò che è
positivo e migliorando quello che invece non lo è. La sana autostima è indipendente
dal giudizio degli altri, è caratterizzata da una profonda conoscenza di se
stessi, promuove obiettivi stimolanti ma non eccessivi, spinge la persona al
confronto con se stessa e con gli altri.
L’autostima influenza l’autoefficacia
cioè la consapevolezza di poter raggiungere degli obiettivi che ci siamo
prefissati. Va da sé che se ho una bassa autostima anche la valutazione di
poter raggiungere un risultato prefissato ne risente.L’autostima influenza anche il tono dell’umore, le relazioni affettive,
e, in generale, influenza il successo nella vita e le scelte di ogni tipo.
L’autostima è determinata da informazioni riferite a tre tipi di sé:
sé reale: è la valutazione oggettiva delle nostre competenze.
sé percepito: è la nostra valutazione del sé reale.
Difficilmente sé percepito e sé reale coincidono, si rischia sempre di fare
"errori di valutazione".
sé ideale: è come desideriamo essere. Esso è influenzato dalla cultura e dalla
società.
I problemi legati all’autostima nascono dalla discrepanza tra sé ideale
e sé percepito.
Dott.ssa Rita Manzo
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