Per tutti noi è estremamente difficile resistere alle tentazioni e spesso queste ci inducono in errore. Sono stata intervistata sull'argomento dalla giornalista Barbara Gabrielli per il settimanale "Starbene" n°2 del 2/01/2017 e propongo qui l'articolo dal titolo: Tentazioni piccola scuola di resistenza. Subito dopo le risposte integrali all'intervista.
Quando
siamo a dieta e un’amica ci propone una fettina della nostra torta preferita è
estremamente difficile resistere a quella diabolica tentazione. Questo accade
perché il pensiero di lasciarsi avvolgere dal piacere di una appetitosa fettina
ci fa sentire bene e ci dona felicità. La tentazione, di qualunque natura sia,
è allettante poiché dona una immediata gratificazione. Il piacere che deriva da
un bisogno gratificato (mangiare la fetta di torta) ne rende più difficile la
resistenza in futuro. Da un punto di vista evolutivo le cose piacevoli hanno
per noi la priorità perché ci tengono in vita; il nostro cervello tende a
registrare e a considerare importanti le azioni che compiamo con frequenza, con
il risultato di aumentare ancora di più il desiderio per la cosa proibita (più
mangio dolci più ne voglio). Naturalmente il piacere dura solo qualche momento
per poi lasciare spazio a inquietanti sensi di colpa, tristezza e
insoddisfazione per l’essere stati incapaci di mantenere il controllo. La
tentazione, infatti, spinge a soddisfare i nostri desideri a breve termine
senza pensare alle conseguenze. Quando ci rendiamo conto di aver trasgredito
spesso ci mortifichiamo e ci imponiamo di non sbagliare più, oppure ci
consoliamo con il pensiero che “...non è importante se ogni tanto capita”,
atteggiamenti errati che col tempo ci conducono a perdere totalmente il
controllo della situazione.
Precipitare
in un momento di debolezza è facile, molto più difficile può essere affrontarne
le conseguenze. Ecco perché davanti alle tentazioni cerchiamo di resistere, ma
come ho detto non è affatto semplice. Tuttavia abbiamo una risorsa che ci
permette di gestire le tentazioni, l’autocontrollo, ovvero la capacità di
tenere a freno gli impulsi (fame, sesso, voglia di spendere...), L’autocontrollo
è una risorsa necessaria per resistere alle tentazioni ed è strettamente
correlato alla forza di volontà e all’autodisciplina. Un autocontrollo efficace
è collegato alla felicità e al successo nella vita. Le persone che hanno un
basso autocontrollo invece, rendono meno e sono maggiormente a rischio di
sviluppare dipendenze ed essere infelici. L’autocontrollo può essere allenato,
proprio come un muscolo.
Ecco
qualche consiglio pratico per rispondere alle tentazioni ed aumentare così il
proprio autocontrollo:
1)
Concentrati su ciò che devi fare, non su ciò
che non devi fare. Invece di importi di non dover mangiare la fetta di torta
riferisci a te stesso che stai seguendo un’alimentazione sana; invece di dire a
te stesso che non devi mangiare le unghie, afferma che le stai lasciando
crescere. Se si cerca di sopprimere
certi pensieri essi possono rinforzarsi ancora di più con il risultato di fare pensieri
indesiderati più forti; è utile invece sostituire i pensieri opprimenti (non devo
mangiare la torta) con altri di natura positiva (sto seguendo una sana
alimentazione). Con il tempo il tuo nuovo modo di pensare diventerà la strada
più facile da seguire.
2)
Identifica i tuoi bisogni reali. Molto spesso
dietro alle nostre tentazioni si nascondono bisogni diversi. E’ importante
capire qual è la reale motivazione che ci spinge a compiere un’azione, cosa ci
manca realmente e che ci fa sentire insoddisfatti. Ad esempio si potrebbe
essere tentati di fare una scorpacciata di dolciumi quando si è depressi perché
non abbiamo trovato l’anima gemella, ma non sono i dolci che desideriamo veramente.
Invece di abbuffarsi si può trovare una soluzione alla mancanza di un compagno,
dunque uscire di più, organizzare feste, iscriversi ad associazioni, in palestra
ecc... Quando avremo raggiunto la consapevolezza reale di ciò che ci fa sentire
insoddisfatti, potremo soddisfare i nostri bisogni in maniera più sana.
3) Utilizza
la procrastinazione (rimandare un’azione). Quando si rimanda una tentazione, si invia al cervello il
messaggio che quella non è una situazione di vita o di morte e dunque il
desiderio per la tentazione stessa cala. Se sei di fronte a una tentazione, ad
esempio mangiare o meno quella fetta di torta, comprare o meno l’ennesimo paio
di scarpe pur essendo al verde, non reprimere il bisogno ma prenditi del tempo,
rimanda la tentazione per una decina di minuti e nel frattempo dedicati ad
altro, distraiti. Ciò calmerà il desiderio e lo renderà più gestibile.
4) Utilizza
la tecnica del Se-Allora. Nei giorni in cui sei maggiormente stanco o nervoso è
molto difficile tenere a bada le tentazioni. In queste situazioni è possibile
sostituire un’azione negativa con un’altra meno dannosa. Ad esempio: “se ho
voglia di mangiare una fetta di torta allora mangio una mela”. Questa
tecnica risulta ancora più efficace se la situazione sostitutiva ci dona un
piacere equivalente rispetto al desiderio originario.
Dott.ssa Rita Manzo
Psicologa, Psicoterapeuta Sistemico-Relazionale
Psicologa, Psicoterapeuta Sistemico-Relazionale
Calvi Risorta (CE), Santa Maria Capua Vetere (CE)
per info. 3333072104