In
alcune relazioni la linea di confine tra amore e dipendenza affettiva è estremamente sottile e capita
sovente di fare confusione.
Lo
scopo di questo articolo è proprio quello di fare chiarezza e aiutarti a
distinguere una relazione sana da una disfunzionale.
Un rapporto sano può considerarsi tale quando la relazione tra i partner è equilibrata ovvero è caratterizzata da:
- comunicazione sana, che risulta fondamentale soprattutto per mediare i conflitti.
- buona capacità di ascolto
- rispetto e sostegno reciproco
- complicità, fiducia, onestà
- stessi diritti e doveri
- individualità, ovvero ciascun partner ha i propri interessi, vive esperienze diverse, ed è proprio tale diversità che rafforza la coppia, che la arricchisce
- autonomia dell'individuo all'interno della coppia.
In un legame caratterizzato da Dipendenza Affettiva (in inglese Love Addiction) riscontriamo invece uno squilibrio nella relazione causato dalla dipendenza patologica di un partner nei confronti dell'altro.
La dipendenza patologica è legata a vissuti di inadeguatezza sviluppati sin dall'infanzia. In genere il dipendente affettivo ha alle spalle un sistema familiare problematico e affettivamente carente che non è stato in grado di dargli nè attenzioni nè amore, facendolo così crescere con la convinzione di non esserne meritevole. Da ciò nasce:
- scarsa autostima
- atteggiamenti di sottomissione nella relazione, rinunciando alla propria dignità e alla propria autonomia, con la conseguente perdita del Sè.
Il partner viene visto dal dipendente affettivo come un punto di riferimento fondamentale (non importa se malsano) dal quale dipende la propria autonomia. La bassa stima di sè lo porta ad affidarsi totalmente al partner, che decide per tutte le scelte importanti della sua vita. Ha la percezione che le difficoltà della vita possano essere affrontate solo grazie all'aiuto e al sostegno del partner. La sensazione che prova è quella di non esistere senza l'altro, dunque si fa in quattro per soddisfare i bisogni e i desideri del partner soffocando i propri. Tutto ciò allo scopo di essere visto e apprezzato dall'altro. Quando le risposte del partner lo deludono l'amore si trasforma in risentimento.
Il dipendente affettivo ha paura della separazione, dell’abbandono, della solitudine e ogni cambiamento viene vissuto con angoscia.
La paura ossessiva di perdere la persona amata innesca:
- rinuncia dei propri bisogni e desideri
- atteggiamenti di gelosia ossessiva e di possessione nei confronti del partner volti a limitarne l'autonomia
- paura del cambiamento
- chiusura verso l'ambiente esterno
- evitamento di tutte le situazioni considerate "pericolose" per la stabilità del rapporto al fine di ottenere un maggiore controllo.
Da ciò ne consegue una stagnazione del rapporto.
Di può uscire dalla dipendenza affettiva?
Per uscire dalla dipendenza affettiva è necessario lavorare sull'autostima per rinforzarla attraverso un percorso psicoterapeutico. Bisogna modificare il proprio modo di pensare, imparare a riconoscere i propri bisogni, riuscire ad esprimerli e imparare che portarli nella relazione fa bene alla coppia perchè la arricchisce e la rende dinamica.